Giulio Monari

Pubblicato Lunedì, 04 Ottobre 1999 17:00
"... la montagna nel ciclico corso delle stagioni,la sua ruvidezza ,la sua spiritualità , il silenzio dei suoi boschi, il mistero dei suoi caselli abbandonati:questi i temi di una mostra che, aggiungiamo noi, fa riflettere e ricordare.
La tavolozza di Maletti è ricca di tutte le luci del creato, anche se una spiccata simpatia va al colore ocre che, sotto il suo tocco deciso e preciso, ammanta le tele di un alone di mistero.
La sua è una pittura sottovoce che provoca un sentimento che assomiglia a un emozionato rispetto.
Artista schivo, Maletti ama la propria terra, il proprio paese in modo antico e silenzioso.
Le sue opere scendono nel profondo, risvegliando antiche senzazioni che credevamo perdute, ma che, grazie all'abilità del suo pennello e alla sua grande sensibilità, provocano una commistione di stupore e di gioia, di malinconia e di rimpianto."

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Giulio Monari